La corsa dell'oro

Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario a Vicenza
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La corsa dell'oro

Bianzino Consulente Finanziario di Banca Euromobiliare
Pubblicato da Alessio in Tattica · Giovedì 06 Ago 2020 ·  3:00
Tags: orogoldcallspreadinflazionetassirealinegativi
Luglio 2007 un vecchio saggio mi disse, con l’oro a 600usd, che avrei visto i 2063 usd! La profezia si è avverata oggi nell’agosto 2020 come previsto.
 
Era giusto rendergli merito dopo tanti anni…la seconda parte della profezia però non ve la rivelerò adesso.
 


 
Ma quali sono i fattori che spingono l'oro ad assurgere come bene di rifugio per eccellenza?. Senza dilungarmi in tecnicismi vi elencherò i fattori principali.
 
1 Tanta liquidità immessa nel sistema finanziario dagli Usa ma con poche alternative. Anche i Tbond ormai hanno rendimenti prossimi allo zero e non sono convenienti.
 
2 I tassi reali sono negativi e proseguono a scendere. Questo è il driver principale.
 
3 Il rischio che il dollaro usa si possa deprezzare oltre certi livelli.
 
 
Premesso che il tasso reale è negativo perché dato dalla formula tasso nominale (0%) meno inflazione (2%), molti guardano il fatto che detenere oro apparentemente non fa perdere soldi ma nella realtà non ha rendimento (detto carry) e non è immune da oscillazioni annue medie come l’azionario intorno al 15%.
 
Erroneamente il mondo retail ha scoperto l'oro come succedano delle obbligazioni che rendono ormai zero se non negativo creando una forte domanda dell’ETF gold, la quale non essendo supportata da pari produzione amplifica la salita.
 
In pratica è  come se un macigno si stesse riversando su uno stagno.
 
Difficile sostituire il mercato enorme dei bond con un settore marginale.
 
Chi volesse fare un confronto dimensionale può scoprire che la capitalizzazione di tutte le società aurifere equivale a quella di una sola grande società del Dow Jones senza considerare Google e sorelle.
 
Infine, più si deprezza il dollaro e più l'oro costa meno per un americano.
 
 
Fattori contingenti che stanno contribuendo alla spinta emotiva di accumulazione sono la potenziale rinnovata guerra commerciale fra Usa e Cina che Trump cercherà di agitare per recuperare punti in vista delle elezioni e le incertezze dovute alla pandemia.
 
Una riflessione è d’obbligo, rispetto al passato, il debito per finanziare l’emergenza covid in Europa, Cina e Giappone è coperto dal risparmio delle popolazioni locali mentre gli Usa ad oggi sono indebitati fortemente sia a livello federale che privato.
 
Inoltre, in una ottica di medio termine, quello che era una forza degli Usa, l’avere le importazioni asiatiche pagate in dollari non lo sarà più, quando finalmente il 40% di quegli scambi sarà pagato in yuan, e lei, diventerà moneta di riserva dell’area asiatica.
 
Ciò comporterà meno afflussi verso gli Usa di dollari e la Fed sarà costretta a comprare sempre più Tbond.
 
Ormai il trend dell’oro è proclamato da tutti i giornali con target fantasiosi ma nella realtà c’è differenza fra chi lo comprò a 700 $ o anche a 1400$ e chi entra adesso.
La fase di congestione dei corsi è dietro l’angolo ma non avviserà quando arriverà!.
 
Chi volesse cavalcare comunque questa euforia può impostare un call spread e con quel che incassa dalla vendita della call out comprare una put a protezione.
 
In pratica per correre un rischio calcolato si compra call base 2100 e si rivende call base 2200 e con quel che si incassa la si investe comprando una put base 1950.



Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario P.Iva 04071650248 Corso Palladio 147, Vicenza 36100
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