Lo scudo della BCE

Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario a Vicenza
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Lo scudo della BCE

Bianzino Consulente Finanziario di Banca Euromobiliare
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Giovedì 23 Apr 2020
Tags: BCEEUROPAscudoPPEratingjunkbonds
Il calendario ci presenta 3 giorni di fuoco in questa settimana:
 
1 ieri la BCE ha comunicato che potrà comprare, nell’ambito del PPE, piano per l’emergenza sanitaria, anche obbligazioni con rating inferiore a BBB- i cosiddetti Junk Bonds.
 
2 Oggi il Consiglio d’Europa dal quale non ci si aspetta niente di più di un compromesso sulle parole ma con piani poco fattibili in tempi brevi.
 
3 Domani arriverà il giudizio della società di rating Standard and Poor’s sull’Italia che potrebbe certificare che i nostri BTP sono “spazzatura”.
 
Ma di questi eventi l’unico veramente importante è il primo, lo scudo che la BCE ha deciso di allargare anche a quei Paesi che potrebbero essere down gradati da adesso in poi.  Siccome questo evento è molto probabile viste le ingenti manovre fiscali che tutti gli Stati stanno mettendo in atto i deficit esploderanno nei prossimi mesi.
 
Se gli annunci fatti dall’Italia veramente si tramutassero in realtà arriveremmo ad un deficit del 160%.
 
Una riflessione per l’appuntamento con la storia che oggi ha l’Europa. Riporto parte di un articolo del Sole 24 ore che ci fa capire quanto pesa l’Italia nello scacchiere e questo fatto si è evidenziato, non da quando Conte ha detto “faremo da soli”, ma dal 13 marzo quando la Cina e la Russia ci hanno teso la mano e non solo per aiuti sanitari.
 

“L’ Europa arriva all’appuntamento con la storia di questi tre giorni dopo aver fatto nulla per dimostrarsi UNIONE. L’Europa non c’è, ma se ci dovesse essere è stasera che nascerebbe davvero. Proprio pensando all’Europa, siamo certi che la BCE sia disposta a comperare titoli italiani solo per salvare l’Italia? Chi ha in tasca i 400 miliardi di Debito Pubblico in scadenza quest’anno? E tutto il resto dello stock? Chi rischia di avvitarsi sulla crisi dei nostri BTP?
 
Il nostro debito, cioè Bot e BTP, per gran parte è nella BCE, il 30% è a Francoforte ma ci sono 400 miliardi di BTP che girano: 200 sono nelle nostre banche e più di 200 si trovano in (attenzione!) Germania, Francia, Olanda, Lussemburgo, Austria“.
 
 

Insomma, quei 200 miliardi distribuiti tra banche del Nord-Europa e Francia, rappresentano un salvacondotto. Far saltare il debito italiano significa mandare in fumo tante banche europee che, tra l’altro sono già in forte difficoltà. Insomma, per parafrasare un detto popolare, “non è tutta Europa quella luccica”.
 
Concludendo, i vari piani Sure ESM BEI sono di attuazione lenta e ancor di più lo sarà un ammontare cospicuo del budget comunitario che parte per il periodo 2012-28.
 
Resta quindi la BCE con un reale aumento del QE e l’acquisto incondizionato di titoli spazzatura  in caso di downgrade.


Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario P.Iva 04071650248 Corso Palladio 147, Vicenza 36100
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