Una salutare pausa di riflessione..indotta artificialmente
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Mercoledì 23 Set 2020 · 2:15
Tags: storno, pullback, tecnologia, internet, covid, nasdaq
Tags: storno, pullback, tecnologia, internet, covid, nasdaq
Un doveroso aggiornamento su questi mercati del mese di settembre.
Dopo una fase di gran recupero, aiutati dalla molta liquidità immessa nel sistema dalle Banche Centrali, i mercati azionari sono entrati in una fase di consolidamento dei valori raggiunti.
Nelle prime settimane di settembre abbiamo visto vendite soft degli istituzionali e adesso vendite dei piccoli investitori nei quali gli organi d'informazione hanno risvegliato, ad arte, la paura per l’epidemia sanitaria e possibili contrasti fra Cina e Stati Uniti.
Ma questo è solo rumore di fondo che non deve distogliere dal trend di lungo di crescita e innovazione tecnologica accompagnata da una onda GREEN soprattutto in Europa.
Questo lo sanno i Gestori che sono tranquilli che i tassi d’interesse almeno fino al 2023 non verranno toccati e che Fed e BCE interverranno in caso di potenziali deragliamenti.
Condivido una riflessione: nella storia a volte quello che appare un settore innovativo come può essere la tecnologia adesso, senza che ce ne accorgiamo, diventa un settore difensivo e non più ad alto Beta, come si dice in gergo fra gli addetti ai lavori.
Mi spiego meglio: nella foto qui sopra c’è una obbligazione emessa da una società che all’epoca, fine 1800, era all’avanguardia e rappresentava una azione altamente speculativa per il DJ Industrial. Apparteneva al settore delle ferrovie!
Nel 2000 le società telefoniche che investivano in internet erano al centro del trading nei mercati azionari.
Adesso il settore tecnologico digitale è considerato altamente speculativo per i multipli alti a cui quotano le azioni. Ma vediamo cosa è successo durante lo storno dei mercati degli ultimi giorni?
I gestori alla fine della giornata compravano Nasdaq per difendersi!
La Tecnologia è diventata un settore difensivo. Sotto un grafico orario dove si vede il recupero a fine giornata.
A fine agosto avevo suggerito di monitorare bene il cambio EUR/USD che era ormai in un trading range da diversi mesi, e per chi avrebbe potuto, sfruttare la volatilità perché, a seconda della direzione lo avremmo visto o verso 1,15 o 1,23.
Con questa settimana particolare complici le sistemazioni di fine trimestre anche il cambio ha ricominciato a deprezzarsi. Ricordo che l’intorno di 1,15 è il target obiettivo.