Widecard la Parmalat tedesca
Pubblicato da Alessio in approfondimento · Domenica 28 Giu 2020
Tags: widecard, germania, esma, e&y, Bafin, consob, Dax, risparmiatori
Tags: widecard, germania, esma, e&y, Bafin, consob, Dax, risparmiatori
Un record per il listino tedesco, e un primato: è la prima società del Dax 30 ad aver dichiarato l'insolvenza. La widecard, la società fintech che forniva servizi finanziari digitali a molte società e banche sta creando un terremoto o meglio un maremoto perché si sta allargando a macchia d’olio.
Mi soffermo su questo caso perché se fosse capitato in Italia tutti i telegiornali ci avrebbero bombardato e sguazzato sullo scandalo oltre alla gogna mediatica internazionale a cui saremmo stati sottoposti, mentre questo scandalo solo il Financial Time prosegue e cerca di evidenziarlo.
Il succo della storia è che una società del DAX ha truccato i bilanci ha fatto sparire 1,9 mld in fantomatici conti nelle Filippine e la Bafin (la Consob tedesca), la società di revisione E&Y e anche l’organismo ESMA, il super visore europeo sui mercati, sapevano o erano conniventi.
La “vergogna” Wirecard non smette di imbarazzare Berlino. Mentre diverse società di carte prepagate e servizi bancari online stanno sospendendo temporaneamente gli account dei loro clienti. Uno scandalo in stile Parmalat.
Pazzesco che la Ernest & Young, che da circa un decennio si occupa della revisione dei bilanci di Wirecard, per tre anni non abbia ricevuto estratti conto che avrebbero permesso di scoprire prima la frode fiscale messa in atto dai vertici della società.
l'Unione europea ha fatto la sua prima mossa, chiedendo all'Esma di verificare le eventuali responsabilità dei regolatori tedeschi nel caso Wirecard.
La Commissione ha chiesto all'Esma che sia avviata un'analisi conoscitiva su cui l'autorità dovrebbe riferire entro il 15 luglio. In particolare, Bruxelles vuole accertare che le risposte normative della Germania ai primi segnali di difficoltà della società "fossero adeguati a proteggere la fiducia degli investitori Ue" e che non ci siano stati ostacoli amministrativi.
Lo scopo della Commissione UE è di dare un preavviso alla Germania che si prepari nel caso scoppiasse il caso ormai non più latente della DEUTSCHE BANK che questa volte coinvolgerebbe pure la Vigilanza BCE.
Certo che l’ESMA con le sue stringenti direttive Mifid 1/2/3 vigila e impone criteri stringenti sul mercato retail e su noi piccoli consulenti finanziari e poi chiude…un occhio…quado si tratta grossi player.
L'unica cosa certa è la perdita subita dal risparmiatore che ha visto scendere l'azione di più del 90%.