Caccia a Ottobre Rosso?
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Lunedì 04 Ott 2021 · 4:15
Tags: cina, evergrande, tapering, fed, variante, delta, staglazione, oro, gas, naturale, colli, di, bottiglia
Tags: cina, evergrande, tapering, fed, variante, delta, staglazione, oro, gas, naturale, colli, di, bottiglia
Caccia ad Ottobre Rosso?
Finito il periodo estivo abbiamo vissuto sui mercati azionari e obbligazionari un periodo di assestamento dovuto, come reazione, alla forte rispesa delle attività economiche nel 2021, ma ora ci si chiede se questa fase di debolezza si estenderà anche nel mese di ottobre.
Dobbiamo distinguere fra i Rumori di fondo che creano incertezza e le criticità strutturali che potrebbero influire sull’espansione economica; comunque sempre guardando a livello globale senza dimenticare che noi in Europa, e in particolare in Italia, viviamo nella zona che ha meno reattività e flessibilità al cambiamento rispetto all’Asia e agli Usa.
Partiamo dai Rumori di fondo che sono quelli che hanno una funzione tattica e creano opportunità momentanee da non confondere con i fattori strutturali che hanno una valenza strategica ed interessano per impostare investimenti a medio termine.
Problema Evergrande: colosso immobiliare cinese che rischia il default e che verrà gestito probabilmente con l’entrata di un nuovo socio;
Storno mercato cinese: dovuto al Piano del Governo cinese che ha l’intenzione di creare le basi per un mercato interno più concorrenziale e regolamentato con standard simili a quelli europei. Il fine di stimolare consumi innovazione e digitalizzazione è positivo ma la Cina, “muovendosi come un elefante”, emana leggi a tutela del consumatore simil GPDR, leggi anti trust e regole sul sistema bancario in modo perentorio e subito implementabili.
Variante Delta: cominciano a capire che il dato importante sono le ospedalizzazioni e tutti i tipi di contagi, lievi o forti che siano.
Tetto debito pubblico Usa: un teatrino che si ripete quasi ogni anno che ha una probabilità di default Usa pari a 0,1%.
Inizio del tapering della Fed: il ritiro degli aiuti ormai i mercati lo hanno già ampiamente digerito ma ben diverso è riportare i tassi a zero! Forse nel 2023 se tutto va bene.
Cosa invece si sta inceppando nell’economia reale?
Da mesi ormai stiamo assistendo a ritardi nelle consegne in molti settori produttivi, molto spesso dovuti al ritardo di produzione di chip in Cina o costi di materie prime troppo levati.
Questo è dovuto ai cosiddetti COLLI DI BOTTIGLIA nella produzione derivati da una forte richiesta da tutto il mondo una volta che le riaperture post pandemia si sono concretizzate.
Fino a qualche mese fa vi raccontavo che eravamo in presenza di una inflazione temporanea dovuta appunto a questa fiammata di veloce recupero e che ben presto si sarebbe attenuata, come del resto sosteneva e sostiene ancora la Federal Reserve Usa.
Ma qualcosa sta cambiando e merita una riflessione:
Le politiche Green auspicate e messe in atto da tutti Paesi, compresa la Cina, per favorire la transizione ad una economia più pulita, più ecologica, con meno emissioni di CO2 ha comportato che molte centrali a carbone, bloccate o chiuse durante il Covid, non siano state riaperte.
Un paradosso: il processo di decarbonizzazione sta influendo negativamente sulla crescita green!
Conseguenza? Minor produzione di energia. Inoltre il prezzo del Gas naturale per motivi anche politici, gestito per la maggior parte dalla Russia, è salito a dismisura accentuando ancor di più il collo di bottiglia.
Risultato: cominciamo ad avere una inflazione “cattiva” che potrebbe non essere più temporanea.
C’è chi ipotizza che nel 2022 già avremo un nuovo rallentamento dell’economia, non proprio recessione, e pertanto il famoso rialzo dei tassi potrebbe spostarsi.
Unendo e riassumendo questi concetti si prospetta un futuro dove sentiremo parlare di
Stagflazione: stagnazione + inflazione.
In pratica quello che si suole rendere facilmente comprensibile siamo di fronte ad un
Effetto Tubetto del Dentifricio”
Veniamo da un periodo eccessivamente lungo di politiche monetarie e fiscali eccessive.Cioè, quando ormai il dentifricio è fuori non è facile rimetterlo dentro.
Con questi scenari, fin quando le Banche Centrali non alzano i tassi d’interesse a livelli concorrenziali l’unica alternativa resta il mercato azionario accettando una buona volatilità, altrimenti l’inflazione eroderà velocemente i soldi lasciati sui conti correnti in modo improduttivo.
E l’Oro? Queste sarebbero le condizioni ideali per far salire il metallo giallo ma i rumori di fondo che creano confusione e le sistemazioni di investitori istituzionali e finanziari in difficoltà fanno apparire una realtà che al momento non è coerente con la situazione attuale e futura.
Concludo con una riflessione che può guidarci quando in un periodo come questo i toni dei rumori di fondo si alzano troppo.
Quando guardiamo le previsioni del tempo e vediamo le perturbazioni che si dirigono verso le nostre regioni abbiamo mai pensato chi veramente si muove?
Le nubi verso destra? O la Terra va verso di loro verso sinistra? O è la risultante di entrambi i movimenti?