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E vissero felici e contenti?!

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Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario a Vicenza
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E vissero felici e contenti?!

Bianzino Consulente Finanziario di Banca Euromobiliare
Pubblicato da Alessio in analisi mercati · Giovedì 28 Mag 2020 · Tempo di lettura 3:00
Tags: recoveryfundcovid19europacortetedesca
Ieri la Commissione Europea ha sorpreso tutti annunciando finalmente un piano accettabile che venga in soccorso dei Paesi in difficoltà. Quando ho sentito i proclami del commissario Gentiloni e pure del Presidente del Parlamento Sassoli sono rimasto a bocca aperta, poi ho controllato cosa stessero facendo i mercati e siccome non c’era reazione ho capito che non era proprio tutto semplice facile e lineare.
 
Mi sono documentato e ho cercato di metter giù delle considerazioni di cosa è accaduto, cosa accadrà e perché?
Innanzitutto questa è una proposta della Commissione che recepisce una idea lanciata da Francia e Germania che dovrà essere approvata “all’unanimità” a metà giugno nel Consiglio Europeo.
 
La prima cosa che mi son chiesto perché la Germania improvvisamente è diventata buona proprio adesso.
L’altra settimana la Corte Tedesca nei rilievi sollevati sull’operato della BCE nell’acquisto di titoli di debito dei Paesi Europei, anche se nei modi e formalmente non corretti, ha colpito nel centro: l’asimmetria degli acquisti di bonds può essere giustificata solo in un periodo di emergenza e quindi non in modo sistematico.



In pratica la regola che BCE compra in proporzione al peso di ogni Paese membro non può sempre valere.
Infatti la critica non è stata rivolta al piano PEEP di acquisti per questo momento di emergenza sanitaria.
L’effetto quale è stato? Di spingere finalmente la Germania ad utilizzare un accordo politico per evitare che il pilastro monetario, l’unico che è servito, si sfaldasse.
I Tedeschi hanno preso atto che 3 Paesi grandi vanno in una direzione e la Germania nel senso opposto.
Ecco che hanno, generosamente, dato via libera ai recovery fund.

 
In questo modo l’Italia nei prossimi anni contribuirà al bilancio europeo per 60 mld e riceveremo flussi per 90mld, in pratica un beneficio netto di trasferimenti per 30 mld.
Analizzando complessivamente queste sovvenzioni una parte saranno finanziamenti da restituire e una parte apparentemente a fondo perduto ma in effetti ci sono dei vincoli palesi adesso e molto più stringenti dopo il 2022.
Infatti per ricevere i fondi dovremo presentare, aggiungo io finalmente, più piani industriali credibili per i vari settori e cominciare ad attuare le riforme richieste e solo dopo verranno erogati i soldi.
Quindi è errato quello che dicono i nostri politici che in queste ore fanno a gara a proporre fantasiosi spot elettorali di come impegnarli.
Nella tabella sottostante ci sono rappresentate sia le soluzioni che l'importo che viene destinato all'Italia e quanto inciderà sul Pil e sul debito Pubblico.

 
Il programma prevede che l’Italia finalmente dirà lei le riforme che attuerà, o meglio che loro ci suggeriscono da anni ormai. In pratica la Troika sta volta è arrivata!
Noi però possiamo usare bene i soldi, anzi dovremo perché ogni 3 mesi ci sarà il controllo dello stato avanzamento lavori e la congruenza di come sono stati spesi (vedi Mes se l’attiviamo).
Il tempo va speso bene perché penso che fino al 2022 a prescindere quale strumento l’Italia richiederà di utilizzare saranno sospese le regole di rispetto dei parametri e del pareggio di bilancio ma dopo tutto tornerà alla normalità e che si chiami MES o Recovery Fund potranno imporci non più un semplice monitoraggio.
 
E la famigerata patrimoniale? Visti gli sviluppi apparirà solo se veramente saremo in difficoltà magari nel 2021 perché dopo avremo appuntamenti politici nel 2022 e 2023.


Alessio Maria Bianzino
Consulente Finanziario P.Iva 04071650248 Corso Palladio 147, Vicenza 36100
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